Il mal di gola non passa per mesi e settimane? Le cause del fastidio alla gola potrebbero essere molte ma prima andiamo a vedere a che cosa è dovuta e perché viene la faringite. Il disturbo può essere sia acuto sia cronico e viene descritto dai pazienti come un dolore forte, sordo, lancinante o come bruciore. Le cause del mal di gola possono essere diverse.

La faringite acuta è spesso dovuta ad un’infiammazione che può essere causata da un classico colpo d’aria.

Arriva la primavera, si esce senza sciarpa e si viene sorpresi dal freddo che abbassa le difese immunitarie portando alla forma virale di mal di gola. A questo tipo di fastidio si associano spesso altri sintomi come raffreddore e tosse, fino ad arrivare alla febbre, spesso in forma leggera. In alcuni casi si sente anche male all’orecchio ma è normale: i nervi che attraversano la gola hanno anche rami sensitivi somatici che si distribuiscono all’orecchio medio esterno causando dolore.

In questo caso molti ricorrono ai rimedi casalinghi. Il miele è il più conosciuto per via della sua funzione anti infiammatorio e anti batterica. Il rimedio della nonna più conosciuto è il latte col miele.

Dalla Cina, poi, è stata copiata la tecnica che utilizza lo zenzero – è importante che sia crudo, non essicato – che si usa per lo stesso motivo del miele ma è più indicato per donne incinte e in gravidanza. Si può ricorrere anche all’olio (menta, timo e pino mugo sono i più indicati) oppure alle classiche caramelle per la gola al propoli. Se il fastidio non passa, è bene consultare il medico di fiducia per farsi consigliare il da farsi.

Il mal di gola, infatti, può evolvere e durare molto di più di qualche giorno. In questo caso si tratta quasi certamente di  faringite batterica. Il dolore è sempre acuto ma la febbre associata è più alta, può salire fino a 40 gradi. Inoltre l’inizio del malessere è improvviso. Accompagnata spesso da tonsillite, la faringite batterica è causato di frequente da streptococco o staffilococco ma può essere dovuta anche da neisseria e altri batteri. La mucosa diventa rossa viva e le tonsille, se coinvolte, aumentano di volume. In questo caso il medico prescrive in genere una cura antibiotica.

Nel caso in cui il mal di gola non venga curato in tempo, può evolvere nella forma cronica. Questo tipo di disturbo è infatti spesso il risultato di una patologia trascurata e l’esame clinico può svelare una tonsillite cronica e una faringite granulosa. Il mal di gola cronico può essere causato anche da forme allergiche ed essere associata a raffreddore che porta il paziente a respirare con la bocca, peggiorando lo stato delle mucosa. L’esito è un mal di gola da irritazione cronica che può essere anche peggiorato dal fumo, nel caso in cui il paziente abbia il vizio della sigaretta.

Nella faringite cronica possono anche non esserci sintomi iniziali, per poi scoprire un abbassamento della voce, tosse mattutina leggera, bruciore e una febbre leggera.

Il mal di gola è uno dei fastidi più comuni tra i bambini ed è spesso il primo sintomo dell’influenza. Spesso i piccoli vengono colpiti dalla forma virale, contratta magari nei primi mesi caldi dell’anno in cui escono al parco o in cortile a giocare. Il disturbo passa in pochi giorni, è bene che i genitori controllino la gola del bimbo e l’eventuale presenza di placche in gola che potrebbero indicare faringite batterica e la necessità di un antibiotico.

Il mal di gola si può prevenire prima di tutto con lo stile di vita: evitare di fumare, deumidifare la casa, evitare sui mezzi pubblici gli erogatori dell’aria – ad esempio sull’aereo – che spesso sono una fonte di diffusione dei virus.

Altri piccoli accorgimenti sono quelli di evitare di condividere bicchieri, posate e tovaglioli con altri, non toccare telefoni pubblici o fontanelle con la bocca, detergere telecomandi e tastiere del computer regolarmente.

In caso di gola particolarmente sensibile, è possibile che il fastidio torni più volte nell’arco dell’anno. In pochi sanno che è possibile avere la certezza di non avere mai più mal di gola con la rimozione dello strato superficiale di mucosa faringea con l’intervento laser in anestesia locale. Si tratta di un intervento ambulatoriale di pochi minuti, che non ha conseguenze post operatorie, e che viene poi associato ad una terapia con integratori naturali per ridare forza alle mucose naturali.

A cura del Dottor Alessandro Valieri, specialista in otorinolaringoiatria