Luciano Ligabue ha da poco interrotto il suo tour per quella che viene definita come “la malattia professionale dei cantanti”: il polipo alle corde vocali. Si tratta di una patologia che può venire anche chi, per professione, non calca i palchi come cantante. I fumatori sono maggiormente esposti a questa malattia.

Il polipo alle corde vocali è una sorta di vescica che al suo interno può avere un denso liquido oppure sangue.

Quando si forma, dà luogo ad una fastidiosa raucedine, impedendo la corretta vibrazione delle corde vocali. Oltre al fumo e alla polvere, causa esterna di questa patologia, il polipo si può formare anche per un uso inappropriato della voce, magari con la gola già infiammata.  Tra i primi sintomi si possono annoverare raucedine e diplofonia, che si aggravano col passar del tempo e possono essere accompagnati da tosse.

Se non trattati in tempo, i polipi si ingrandiscono e il problema alla voce potrebbe diventare cronico, portando alla disfonia più o meno aggravata: si tratta di un cambiamento della voce dovuto alle modifiche subite dalle corde vocali.

Il suono laringeo è infatti prodotto quando la colonna d’aria viena spinta forzatamente attraverso la glottide mentre le corde vocali vibrano. Timbro, volume e qualità del suono cambiano ogni volta che c’è una modifica delle caratteristiche superficiali o di questa capacità vicratoria.

Da tenere sottocchio quindi diversi tipi di sintomi, in particolare cambiamento del timbro vocale che superi le due settimane. Il polipo non è da confondere col nodulo, una sorta di callo che è un ispessimento del tessuto cordale. I noduli insorgono gradualmente e variano di dimensione, a volte si osservano anche nei bambini tra i 4 e i 10 anni oltre che in chi utilizza la voce per professione (non a caso sono chiamati anche noduli del cantantte).  Il trattamento per rimediare a questo tipo di problema è lo stesso utilizzato per i polipi.

La visita dal medico specialista è importante per capire il trattamento che, a seconda della gravità, può andare da una cura a base di farmaci all’asportazione chirurgica. Antibiotici o farmaci decongestionati possono essere una prima soluzione, insieme al trattamento con il logopedista. L’operazione chirurgica è piuttosto delicata e si effettua in anestesia generale. I polipi alle corde vocali si possono curare anche con laser CO2, che garantisce un rapido recupero dell’attività vocale o canora. Si tratta di un trattamento non invasivo che non determina sanguinamenti né emorragie durante il suo impiego.

A cura del Dottor Alessandro Valieri, specialista in otorinolaringoiatria