Che cos’è la disfunzione tubarica

L’orecchio ovattato dovuto ad una disfunzione tubarica è una delle patologie che capita più spesso alle persone che, per lavoro o piacere, si sottopongono a sbalzi di pressione (subacquei, alpinisti, personale di volo chi viaggia spesso in aeroplano).  È causato da un difetto cronico funzionale con il quale la capacità di regolare la naturale aerazione, ventilazione ed auto pulizia dell’orecchio sono limitate. Ad esserne colpita è la tuba di Eustachio, canale che collega orecchio e naso. La disfunzione favorisce l‘otite catarrale che, se cronica, può portare addirittura alla sordità. Attenzione: questa malattia non è da confondere con quella, meno complicata, del tappo di cerume che interessa invece l’orecchio esterno e che è di più facile soluzione.

I sintomi della disfunzione tubarica

La disfunzione tubarica rende inutile la classica manovre di compensazione con il naso chiuso con la quale si cerca di ottenere una canalizzazione che liberi dalla sensazione di ovattamento e di orecchio tappato. La conseguenza di un ristagno di catarro può essere l’otite catarrale cronica, dovuta al cattivo funzionamento e ventilazione della tuba che porta ad una perdita di udito. Tra i sintomi, oltre all’orecchio tappato e alla sensazione di sentire i suoni ovattati, ci sono anche vertigini, acufeni e si può arrivare ad avere difficoltà nello stare in equilibrio. Alla presenza di questi sintomi è bene rivolgersi allo specialista.

La diagnosi di disfunzione tubarica

Sarà bene, nel caso si pensi di soffrire di disfunzione tubarica, rivolgersi allo specialista che, dopo una prima visita con endoscopia, potrebbe riscontrare un accumulo di catarro, una delle classiche cause dell’otite. Lo specialista, anche con un attento ascolto dei sintomi del paziente, sarà quindi in grado di formulare una diagnosi e consigliare la cura adeguata. 

Si analizzerà quindi il condotto uditivo, si misurerà l’elasticità della membrana del timpano con la timpanometria e si analizzerà l’udito con l’esame audiometrico: questi esami strumentali potranno confermare la presenza di catarro nell’orecchio.

Disfunzione tubarica e insufflazioni

Tradizionalmente l’otite catarrale dovuta alla disfunzione della tuba di Eustachio è stata trattata con le cure termali, consistenti  in sedute lunghe e ripetute di insufflazione tubariche di aria. Si tratta però di una cura non sempre efficiente e molto faticosa e fastidiosa per chi si deve sottoporre ad essa: per almeno una decina di giorni viene introdotta una cannula rigida dal naso che raggiunge l’orifizio tubarico dalla quale viene somministrata la terapia termale.

Va infatti ricordato che la tuba di Eustachio è il canale di collegamento tra naso e orecchio medio e la sua funzione è di protezione verso patologie molto gravi dell’orecchio: il traumatismo ripetuto delle insufflazioni può indebolire il timpano. Il paziente, dopo qualche tempo, spesso è costretto a sottoporsi di nuovo al ciclo di inalazioni perché la cura termale non dà risultati destinati a durare nel tempo.

Il nuovo intervento con il palloncino (Balloon Tuboplasty)

Negli ultimi tempi è stata però studiata una nuova tecnica: quella del microendoscopio con palloncino gonfiabile. Il micronedoscopio è progettato per garantire al paziente la massima sicurezza. Si tratta di un metodo simile a quello che il team chirurgico del Dottor Alessandro Valieri utilizza per la sinusite cronica. In sostanza un piccolo tubicino viene inserito all’interno della tuba di Eustachio e gonfiato una volta al suo interno.

L’intervento viene eseguito in regime di day hospital, in anestesia locale, senza dolore e con risultati rapidi e duraturi. La dilatazione libererà la tuba di Eustachio e la cassa del timpano dal catarro, con un miglioramento immediato della vita del paziente: scomparsa di orecchio ovattato e riduzione degli acufeni.

La Balloon Tuboplasty non necessita di convalescenza, trattandosi di un intervento di alta tecnologia e non invasivo. Se necessario, il chirurgo potrebbe suggerire di associare il trattamento con un intervento di riduzione dei turbinati con il laser, in modo da migliorare l’afflusso d’aria nelle fosse nasali e, di conseguenza, garantire un funzionamento migliore anche della tuba di Eustachio. Si tratta di un metodo particolarmente sicuro anche per i bambini che molto spesso, a causa di malanni trascurati, possono soffrire di otite catarrale cronica (glue ear).

Bibliografia essenziale

Balloon Eustachian Tuboplasty in children. Leichtle A et al. Eur Arch Otorhinolaryngol. (2017)

Balloon Eustachian tuboplasty under monitored anaesthesia care with different balloon dilation devices: A pilot feasibility study with 18 patients. Luukkainen V, Jero J, Sinkkonen ST.

A cura del Dr. ALESSANDRO VALIERI, Specialista in Otorinolaringoiatria – Bologna