La raucedine può essere associata a malattie della gola come tracheite, laringite da reflusso o semplice
Anche un’errata respirazione nasale dovuta a polipi o a turbinati ingrossati può provocare la raucedine. Ci sono rimedi naturali ma in casi più gravi si può arrivare alla necessità di operare.
L’abbassamento della voce è un sintomo che può essere causato da diverse malattie alla gola, a loro volta derivanti dall’apparato respiratorio. Se notate che la voce non esce più con lo stesso suono di prima (disfonia o raucedine), è bene cercare di capire a cosa sia associato questo problema.
COS’E’ LA RAUCEDINE?
In generale, la raucedine è l’alterazione del timbro vocale che altera il tono della voce. Non è detto che si tratti solo di un abbassamento (che può arrivare all’afonia), in certi casi si può notare un tono più alto e stridulo rispetto al normale. Pur se spesso con decorrenza benigna è meglio non sottovalutare la raucedine, soprattutto se si lavora molto con la voce. A volte infatti il sintomo, da disturbo di scarsa importanza, può trasformarsi in un’ossessione per il paziente.
LE MALATTIE ASSOCIATE
Si tratta – come detto – di un sintomo che indica una problematica sorta nella laringe. Qualsiasi modifica delle caratteristiche di questa zona – che insieme alle corde vocali determina la fonazione – porta infatti ad un’alterazione del suono della nostra voce. E’ la crescita della laringe in età adolescenziale, ad esempio, che causa il cambiamento di voce tipico dei ragazzi in pubertà. L’aumento delle dimensioni laringee provoca il cambio di timbro di voce da soprano infantile a quello baritonale dell’adulto.
Le malattie che colpiscono la laringe e le corde vocali, quindi, sono determinanti per causare momentanee alterazioni del tono. Sono molte le patologie che possono portare a questo sintomo, vediamo quindi le più comuni.
Il sintomo è associato ad infiammazioni delle vie aeree (tracheite, laringite, faringite, tonsillite, raffreddore ed influenza sono tra i principali responsabili) che colpiscono corde vocali o laringe, con un conseguente abbassamento della voce. Anche l’allergia, in particolari momenti dell’anno, può essere causa di un abbassamento di voce. Ci sono anche casi più gravi (tumori o patologie neurologiche) ed è per questo che un prolungato abbassamento di voce non va mai sottovalutato.
Non sempre l’origine è patologica. Traumi, sbalzi termici, stress e ansia, un uso eccessivo della voce, l’abuso di sostanze irritanti (si pensi al fumo) e di farmaci che hanno come effetto collaterale la secchezza delle mucose: questi alcuni dei fattori non patologici di rischio.
Per capire a quale malattia sia legata la raucedine vanno valutati gli altri sintomi: la tosse secca è ad esempio sintomo di una patologia che colpisce le vie aeree, la tosse grassa significa che c’è un eccesso di muco a livello dei bronchi. La raucedine può essere associata anche a febbre virale o batterica (la tonsillite).
Si può notare poi bruciore allo stomaco, dolore al petto, la sensazione di corpi estranei in gola che potrebbe indicare sia la presenza di polipi nelle corde vocali sia una laringite da reflusso.
Di seguito analizziamo una delle cause più comuni tra bambini e anziani (la tracheite) e uno dei disturbi più fastidiosi associati alla raucedine perché coinvolge diverse zone del corpo, dalla laringe allo stomaco: la laringite da reflusso.
TRACHEITE
Una delle cause di raucedine potrebbe essere la tracheite, un’infiammazione delle mucose che rivestono la superficie interna della trachea. Spesso tale infiammazione è causata da virus influenzali o da semplici raffreddori. Le categorie più a rischio sono perciò quelle con un sistema immunitario non sufficiente a respingere la malattia, come anziani e bambini.
La trachea funziona come una sorta di filtro tra l’aria esterna e i polmoni, i corpi estranei (polveri e altri microrganismi) provenienti dall’atmosfera vengono imprigionati dal muco in un complesso meccanismo che – in presenza di stati infiammatori o shock termici – viene come inceppato. Il muco non passa allo stomaco, come avviene normalmente, ma rimane fermo nella trachea. Ciò provoca la tosse (quindi l’espulsione del muco in eccesso) ma in queste condizioni proprio le impurità nel muco rimasto bloccato possono causare infiammazioni.
Si può avvertire quindi dolore allo sterno, una sensazione di respiro difficoltosa e soprattutto un bruciore alla gola che si accentua in serata. Oltre alla tosse, di cui abbiamo parlato, può poi intervenire febbre alta, difficoltà di respirazione e, appunto, la raucedine con l’abbassamento della voce. Tra i fattori di rischio per i quali si può essere più soggetti a tracheite si trova il vizio del fumo (le sigarette irritano le mucose), vivere o lavorare in ambienti con area eccessivamente secca (attenzione quindi all‘aria condizionata). Non fanno bene nemmeno gli ambienti polverosi e inquinati. Da evitare, come detto, gli shock termici e il repentino passaggio da caldo a freddo.
LARINGITE DA REFLUSSO
Se capita di provare la sensazione di avere un corpo estraneo in gola e, in generale, la difficoltà a mandare giù un boccone è probabile che si tratti di laringite o faringite da reflusso. Nel 50 per cento dei casi, i disturbi alla laringe provengono proprio da questo disturbo. La difficoltà a deglutire – o disfagia – in questo caso deve mettere in allarme.
La causa del reflusso è il cattivo funzionamento dello sfintere dell’esofago, una sorta di valvola che divide i succhi gastrici dell’apparto digerente dalla zona della gola. L’acido proveniente dallo stomaco può portare quindi un fastidio e irritazione al rinvestimento della laringe. La mucosa laringea è molto delicata e non ha nessun meccanismo di difesa contro questo tipo di acidi. Si può quindi erodere e danneggiare.
I sintomi associati sono – oltre a quelli di cui abbiamo parlato poco fa, cioè la difficoltà o il dolore nella deglutizione – anche la tosse, o il comparire della raucedine cronica. Sintomo più comune è il bruciore retro-sternale.
La difficoltà a mandare giù è ancora una volta dovuta alla variazione delle dimensioni della laringe. La deglutizione è un processo che coinvolge diverse fasi: muscolare, faringea ed esofagea. Se uno di questi tre meccanismi è – in qualche modo – danneggiato sono gli altri a dovere compensare. La fatica nel deglutire è quindi dovuta spesso allo sforzo muscolare maggiore del solito, dovuto al malfunzionamento della gola.
Altra sensazione particolare è il corpo estraneo nella gola. E’ il nodo alla gola. Anche questo disturbo è dovuto al funzionamento sbagliato della valvola esofagea. In molti casi questa sensazione è provocata da una situazione di disagio psicologico che provoca acidità di stomaco e una sensazione di blocco a livello faringeo esofageo. Colpisce quindi con più facilità i soggetti ansiosi.
IL RUOLO DEL NASO
Non sempre gli abbassamenti di voce e l’infiammazione alla gola nascono in quella zona. La cattiva respirazione dal naso può infatti provocare diversi problemi a trachea, faringe e laringe. Il naso chiuso, primo filtro con l’esterno, ha il compito infatti di climatizzare a dovere l’aria che respiriamo.
Il naso infatti è fondamentale perché svolge almeno quattro funzioni nella respirazione:
- il riscaldamento, innanzitutto. L’aria che attraversa il naso oscilla ad una temperatura tra i 31 e i 34 gradi, adatta alla nostra temperatura corporea.
- In secondo luogo l’umidificazione che, come detto poco più su, è fondamentale per non avere disturbi in gola.
- Inoltre il naso pulisce l’aria dell’80 per cento circa delle impurità, quindi la sua terza funzione è quella della purificazione.
- Tramite le mucose c’è infime la protezione da germi e batteri che in tantissimi casi, soprattutto nei malanni di stagione, penetrano nel nostro corpo dall’aria esterna.
Chiaro quindi che il naso deve funzionare perfettamente affinché non si abbiano malattie alla gola. I polipi nasali, l’ingrossamento di turbinati e le allergie sono disfunzioni dell’apparato respiratorio. Col naso chiuso si tende a respirare con la bocca, saltando il fondamentale ruolo del naso. Non solo: l’alterazione delle mucose dovuta a presenza polipi o ingrossamento dei turbinati (le strutture ossee ricoperte di muco che si trovano nelle fosse nasali) fa sì che il muco rimanga fermo troppo a lungo portando ad infiammazioni localizzate, anche alla gola e alle basse vie respiratorie. In alcuni casi compaiono allergie che non si sapeva di avere, la più comune è una forte sensibilità agli acari della polvere. Il ristagno di muco e catarro, prima causa di sinusite, può danneggiare l’intero apparato respiratorio.
RIMEDI NATURALI
La raucedine è uno di quei sintomi a cui il paziente arriva spesso per “autodiagnosi”. Se si tratta di un malanno passeggero (se persiste è bene andare dal medico) esistono diversi rimedi naturali.
Miele: è il più classico. Grazie alle molte vitamine che contiene ha interessanti proprietà antinfiammatorie. E’ bene mangiarne un paio di cucchiaini per due o tre volte al giorno. Da assumere puro o sciolto nelle tisane, magari insieme al limone.
Limone: grazie all’acido citrico ha una funzione antisettica e sfiammante. Da solo o con mezzo bicchier d’acqua, attraverso gargarismi o aggiunto a tisane, il limone è uno dei migliori alleati contro le infiammazioni della gola.
Zenzero: particolarmente indicato per le donne in gravidanza, lo zenzero grazie ai suoi principi attivi è uno degli antinfiammatori che va per la maggiore negli ultimi anni. Una tisana miele, limone e zenzero unisce i principi dei tre alimenti e può essere anche piacevole da assumere. Lo zenzero può essere anche assunto fresco, grattugiato.
Basilico, Erisimo, Primula: sono tutte piante che contengono principi attivi molto interessanti per le malattia della gola. Il basilico può curare l’afonia attraverso sciacqui o gargarismi; l’erisimo, che non a caso viene soprannominata “erba dei cantanti”, si utilizza sotto forma di tintura madre o sciroppo in caso di forti raucedini; l’infuso di primula (fiori e radici) oppure l’uso di tintura madre può essere una manna per la gola.
LA VISITA
Se si sente un prolungato fastidio alla zona della gola è importante non sottovalutare i problemi prima che diventino cronici e prenotare una visita dall’otorinolaringoiatra. L’abbassamento della voce, il nodo alla gola, la difficoltà nel respirare e nel deglutire sono tutti campanelli d’allarme di un disturbo che può trasformarsi nel tempo e cronicizzarsi.
L’otorino procederà quindi con una fibroscopia per verificare lo stato di salute delle mucose. La fibroscopia può essere in questo caso nasale, laringea e faringea. E’ utile sia per individuare eventuali polipi, turbinati ingrossati sia per controllare corde vocali e trachea.
LE CURE
A seconda dei sintomi, il medico può prescrivere vari farmaci. Non esiste infatti una terapia standard per curare la raucedine, proprio a causa della vasta gamma di malattie a cui essa può essere associata.
- In caso di raucedine dovuta ad uno stato infiammatorio si prescrive un farmaco in grado di lenire l’infiammazione nella zona colpita. E’ il caso di influenza o della laringite.
- Se si tratta di laringite da reflusso il medico potrebbe prescrivere anche farmaci che riducano la produzione di acido dello stomaco o, quanto meno, che lo rendano meno aggressivo.
- Nel caso di tracheite il consiglio è quello di un riposo in un ambiente ben riscaldato. Si ricorre ad inalazioni di decongestionanti e anti infiammatori e, nei casi peggiori, ad antibiotici.
- Gli antibiotici vengono prescritti quando si riscontra un’infezione batterica (tonsillite).
LE CURE PER POLIPI, TURBINATI INGROSSATI E ALLERGIE
Se la causa del sintomo è invece da ricercare nel naso, spesso potrebbe essere necessario rimuovere l’ostacolo alla respirazione. Gli spray decongestionanti danno un senso di sollievo sul breve termine ma non risolvono il problema per sempre. Polipi nasali, ipertrofia dei turbinati e anche allergie possono essere trattati con un intervento chirurgico ambulatoriale.
Si tratta di un procedimento non invasivo effettuato tramite laser, che in pochi minuti elimina l’ostruzione. Il paziente può tornare così alla propria vita dopo poche ore dall’intervento laser. la rimozione del problema al naso si porta con sé, perciò, anche l’addio ai problemi della gola.