Che cos’è la poliposi nasale?
La “poliposi nasale” è una malattia cronica della mucosa del naso, appunto, frequentemente associata ad allergia inalatoria (pollini, polveri, e altre sostanze) o a intolleranza di alcuni farmaci (ad esempio acido acetilsalicilico, penicillina, e derivati).
La mucosa infiammata si trasforma in tessuto in eccesso, di colorito pallido e di aspetto gelatinoso, quasi traslucido (polipo).
A tutt’oggi le cause di questa patologia non sono ancora state definite. Il polipo nasale, quindi, non rappresenta la malattia, ma la conseguenza più evidente della malattia. La poliposi nasale si riscontra nel 4% della popolazione adulta. Tale incidenza aumenta notevolmente se vengono presi in considerazione alcuni gruppi di persone con diverse patologie nasali.
Le cause che portano alla poliposi
Secondo le ultime acquisizioni sulle cause che portano alla poliposi nasale, rivestirebbe un ruolo importante un’anomalia del metabolismo dell’acido arachidonico (contenuto in molti alimenti) per cui i pazienti affetti dalla malattia sono spesso invitati a non mangiare frutta secca, salmone, ostriche, caviale ed a evitare l’impiego in cucina di tutti gli oli di semi.
L’unico olio “innocuo” è l’olio d’oliva (da utilizzare anche per cucinare). Frequentemente i pazienti affetti da poliposi nasale sono allergici o intolleranti anche all’acido acetilsalicilico e alla penicillina, quindi questi soggetti dovrebbero evitare di assumere farmaci anti infiammatori a base di salicilati o antibiotici a base di penicillina e derivati (cefalosporine).
Anche il cloro risulta essere molto dannoso per la mucosa nasale con la tendenza a degenerare in polipi. La piscina può pertanto essere un ambiente controindicato per chi soffre di tale patologia.
I sintomi della malattia
La crescita dei polipi nasali determina il blocco dello scambio di aria tra il naso e i seni paranasali e le secrezioni prodotte dai seni paranasali non drenano più nel naso. In tal modo seni paranasali si riempiono progressivamente di muco, ciò impedisce la normale ventilazione e favorisce lo sviluppo di un ambiente con poco ossigeno.
Poiché dove vi è scarsa ossigenazione dei tessuti, si osserva un aumento del rischio di infezioni, è maggiore la tendenza della cronicizzazione della malattia. In pazienti affetti da asma bronchiale, la presenza di “rinosinusite polipoide” aggrava il broncospasmo (sindrome rino-bronchiale) con necessità di aumentare il dosaggio dei farmaci per il controllo dell’asma.
Inoltre la presenza di polipi nelle fosse nasali impedisce parzialmente o totalmente all’aria inspirata di raggiungere la fessura olfattiva, questo causa una riduzione o la totale scomparsa dell’olfatto (iposmia/anosmia), cui spesso si accompagnano disturbi del gusto.
Il recupero della percezione degli odori e dei sapori è possibile nella maggior parte dei casi se si interviene precocemente con un trattamento corretto della poliposi nasale. Naso chiuso, persistente sensazione di naso umido, timbro della voce nasale, russamento, mal di testa e alitosi ricorrenti sono alcuni dei sintomi che più frequentemente costringono il paziente a recarsi dall’otorinolaringoiatra per una visita.
La diagnosi
L’endoscopia nasale a fibre ottiche con registrazione su supporto dvd è l’esame diagnostico fondamentale che permette di osservare direttamente le fosse nasali e gli spazi di comunicazione con i seni paranasali.
Con la tomografia computerizzata (TAC) si studiano radiologicamente i seni paranasali e si identifica la reale stensione della malattia.
Dalla combinazione dei dati che si ottengono con questi due moderni esami si definisce una diagnosi accurata che consente poi la più appropriata scelta terapeutica.
In ambulatorio, la terapia con il laser per l’asportazione indolore dei polipi nasali
La terapia medica con cortisone (spray nasale, per via orale e/o per iniezioni intramuscolari) può limitare la crescita dei polipi negli stadi più lievi della patologia, ma non può essere risolutiva.
Pertanto la terapia più efficace è quella chirurgica, realizzabile in modo minimamente invasivo con le più moderne tecnologie laser.
La terapia laser consente di:
- Trattare con ottimi risultati le recidive evitando di dover prolungare le terapie farmacologiche (cortisone);
- Trattare casi difficili nei quali esistono gravi controindicazioni alla anestesia generale (pazienti molto anziani, asmatici, cardiopatici) poiché si usa la semplice anestesia locale;
- Evitare il ricovero ospedaliero perché l’intervento è ambulatoriale;
- Evitare il fastidioso tamponamento nasale;
- Riprendere le proprie occupazioni già il giorno successivo alla terapia con il laser;
Come agisce il laser sui polipi nasali
Il sottile raggio luminoso del laser agisce vaporizzando la mucosa polipoide senza sanguinamento e consentendo una visione ottimale di tutte le aree del naso interessate dalla malattia.