Come curare la nevralgia del trigemino: cause, diagnosi e terapia di un dolore che spesso è provocato dalla sinusite. Se al male alla faccia si associano sintomi come naso chiuso, catarro e fatica a respirare i sintomi sono associati.


Il dolore alla faccia è uno dei più fastidiosi che una persona possa provare. Le cause del male al viso possono essere le più svariate ed è importante capire se si tratta di cefalea o dolore facciale attraverso una prima analisi delle sensazioni che prova il paziente. Per cefalea intendiamo una sensazione di mal di testa. Il dolore di origine extracranica è dovuto a stimoli che vengono da specifiche strutture: male agli occhi, fastidio ai seni nasali,  e mal di denti sono quasi sempre dovuti ad infiammazioni, spasmi muscolari o nevralgie.

Le cause possono essere le più svariate: la classica emicrania su presenta con un dolore severo o pulsante monolaterale o frontotemporale ma non è raro sentirlo anche attorno alle orbite. Se il fastidio è sordo e frontale, di lunga durata, e localizzato nella zona frontale, mediofacciale o periorbitale si tratta probabilmente di sinusite.

Tra le cause più comuni troviamo la nevralgia del trigemino, il dolore che colpisce l’innervazione della testa e del collo con sintomi caratterizzati da esacerbazioni e remissioni, così come dalla totale assenza di deficit neurologici. Il tic doloroso è causato da uno stimolo che dura da pochi secondi a pochi minuti.

Dove si sente dolore? I sintomi della nevralgia del trigemino

La nevralgia del trigemino è caratterizzata da un tic doloroso. Si tratta in sostanza di un dolore acuto lancinante e pungente in forma persistente o ricorrente che viene di solito indotto dalla palpazione di zone scatenanti, come lavarsi i denti o toccarsi la guancia. Può  colpire uno o più rami trigeminali. Il più delle volte il dolore si avverte soltanto da una parte del viso.  La sindrome dolorosa colpisce la regione che sovrasta l’orbita dell’occhio o l’occhio stesso, se la nevralgia interessa la terminazione superiore del trigemino; dolore al labbro superiore e alla sottostante gengiva, guancia e lato del naso nel caso sia interessata la terminazione mediana; orecchio, lingua, denti e mento se la nevralgia interessa la parte inferiore del nervo. Il dolore può essere talmente acuto che un tempo questa sindrome veniva chiamata “malattia del suicida”. La malattia inizia di solito tra i quaranta e i sessant’anni e più spesso ne sono colpite le donne.  Se il dolore è accompagnato da un’alterazione sensoriale bisogna sospettare una lesione distruttiva o neoplastica.

Le cause della malattia e il legame con la sinusite

Molto difficile è capire la causa della nevralgia del trigemino ma ci sono diverse ipotesi, tra cui quella che vede la guaina mielinica del nervo danneggiata. Si tratta di una struttura biancastra che riveste il nervo e che, proprio come la guaina di plastica che copre un filo elettrico, evita che l’impulso che viaggia sul nervo si alteri o si disperda. In condizione di deterioramento gli impulsi potrebbero disperdersi e attivare centri del dolore. Se si vuole andare più a fondo sulle cause, si pensa che a rovinare la guaina siano le anomale compressioni dei vasi sanguigni alla radice della terminazione nervosa del cervello.

In alcuni casi, invece, si possono individuare cause più precise (aneurisma, sclerosi multipla, complicanze dell’herpes zoster in seguito ad una varicella, tumore o cisti delle meningi) ma si tratta di casi più rari che hanno caratteristiche diverse da quelle sin qui descritte che viene definita come idiomatica. Non esistono test specifici per la diagnosi oltre a quella dei sintomi e segni che normalmente vengono verificati tramite tac o risonanza magnetica nucleare, utile ad evidenziare eventuali anomalie lungo il percorso della terminazione nervosa (tumori, compressioni vascolari, infiammazioni della materia cerebrale).

Quello che non spesso viene evidenziato è che la nevralgia da trigemino è in una gran parte dei casi causata dalla sinusite e in generale dal naso chiuso. Nel caso in cui al dolore del nervo e ai tipici sintomi se ne associno altri relativi a malattie dell’apparato respiratorio può quindi essere utile la visita dall’otorinolaringoiatra per capire da quale patologia è affetto il paziente. In generale, polipi nasali, ipertrofia dei turbinati, setto nasale deviato provocano infiammazioni alla mucosa. In questo senso la sinusite può essere associata alla nevralgia dal trigemino attraverso un circolo vizioso. In sintesi: le patologie qui elencate portano meno aria in circolazione nel corpo e, di conseguenza, meno ossigeno. Una diminuzione dell’ossigeno altera ovviamente la compressione dei vasi sanguigni e può portare appunto all’infiammazione del trigemino. Infiammazione che può essere aggravata anche da un secondo fattore legato alla sinusite: le tossine provocate dai batteri dell’infiammazione del muco. Il dolore così aumenta. Per capire se si è in questo loop, si possono osservare diversi sintomi che accompagnano la nevralgia: oltre al dolore sordo nella zona dei seni facciali ostruiti dal muco anche il catarro che diventa giallo o verdognolo, tipica colorazione di quando il muco non spurga il naso.

In questo caso per curare la nevralgia da trigemino sarà utile curare la sinusite o le altre cause di ostruzione del naso. Ci sono diverse soluzioni ambulatoriali che possono evitare interventi invasivi, senza tamponi e i rischi degli interventi chirurgici tipici della nevralgia da trigemino.  Si tratta della chirurgia endoscopica laser (https://www.alessandrovalieri.it/sinusite-cronica-intervento-laser/) che viene effettuata in laboratorio, con un intervento che dura meno di un’ora e dopo il quale il paziente può tornare tranquillamente alla sua vita precedente. Se le cause della cattiva respirazione sono però altre si può ricorrere ad altri rimedi, tutti poco invasivi: dalla riduzione dei turbinati (https://www.alessandrovalieri.it/turbinati-intervento-laser/), al balloon  sinuplasty (https://www.alessandrovalieri.it/sinusite-cronica-nuova-terapia/), fino al cyclone per sinusite (https://www.alessandrovalieri.it/sinusite-sintomi-e-cure/). Tutte cure che, guarendo la sinusite, porteranno anche alla sparizione del dolore nevralgico.

I rimedi farmacalogici, le cure alternative e la chirurgia per la nevralgia.

Come si cura la nevralgia del trigemino nel caso non sia legata alla sinusite? I rimedi sono diversi e possono completarsi tra loro.

Tradizionalmente ci si affida in primo luogo ai farmaci, in genere antidolorifici per sedare i sintomi più acuti e insopportabili. In casi lievi si prescrive in genere paracetamolo e  Fans, nei casi gravi si arriva agli antiepilettici.

Il medico in ogni caso saprà consigliare il farmaco migliore ed è importante attenersi alle sue prescrizioni per quanto riguarda dosi e terapia: in genere dopo alcune settimane senza dolore le medicine vengono smesse gradualmente. In alcuni casi possono essere prescritti anche depressivi. Inefficaci invece i classici analgesici (aspirina o tachipirina, ad esempio) che possono essere usati solo in caso di nevralgie molto lievi.

Si può ricorrere anche all’intervento chirurgico per interrompere l’impulso che causa il dolore della nevralgia del trigemino, con varie tecniche operatorie volte ad evitare l’infiammazione del nervo. Si tratta in genere di interventi molto invasivi, come ad esempio la decompressione vascolare che si esegue in anestesia totale: si tratta di un intervento microchirurgico che va rimuovere eventuali vasi che comprimono la terminazione del trigemino.  L’intervento con il palloncino (micro compressione percutanea) viene eseguito così: con una piccola incisione nel cranio viene introdotta una cannula con in cima un palloncino che quando raggiunge la zona in cui operare viene gonfiato, comprimendo il trigemino sulla meninge e fermando la sensazione di dolore. Un risultato simile si può raggiungere con la radiofrequenza che però può causare perdita di sensibilità al volto.  

La radioterapia del resto è una delle cure alternative che possono curare la sindrome dolorosa, così come la laserterapia che con le radiazioni elettromagnetiche provocano un effetto calmante del dolore e antinfiammatorio, senza effetti collaterali. Tra le terapie alternative più richieste c’è l’agopuntura che mira a stimolare punti specifici con aghi sottili di metallo che vanno inseriti sotto la pelle. Tali aghi vengono inseriti in punti scelti in base alla localizzazione del dolore. Tra i rimedi naturali c’è quello di bere tisane di camomilla o passiflora che rilassano in genere il sistema nervoso.