Le cosiddette orecchie a sventola sono uno dei difetti estetici più diffusi tra la popolazione mondiale.
Secondo una recente statistica sono circa cento milioni le persone che presentano tale imperfezione, con la quale, ad onor del vero, c’è chi convive benissimo, ad esempio l’attore vincitore di due premi Oscar Will Smith o la bellissima attrice Kate Hudson, ma potremmo citare anche le orecchie regali di Carlo d’Inghilterra o quelle (ex) presidenziali di Barack Obama e c’è persino, è il caso della stellina del pop Miley Cyrus, chi le adora al punto da metterle ben in mostra esaltandone addirittura il difetto con un bella scritta ‘love’ tatuata ‘a tutto orecchio’. Sempre restando in tema di ‘vip’ c’è poi chi non accetta il proprio inestetismo e non esita a ricorrere al bisturi, tra questi anche nomi di belli eccellenti, come l’attore Brad Pitt, star hollywoodiana che agli inizi della sua carriera ha deciso di fare ricorso alla chirurgia otoplastica per correggere le sue orecchie.
Motivo di imbarazzo, fin da giovanissimi
Quello che è certo e che, in proporzione, sono molte di più le persone che ritengono le orecchie a sventola un problema, un fattore di imbarazzo col quale è difficile convivere e che è quindi necessario risolvere. Non a caso la correzione dei difetti delle orecchie un po’ troppo pronunciate è una delle pratiche più richieste dai giovani sotto i 18 anni. In Italia, secondo gli ultimi dati dell’Aicpe (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica) tra gli under 18 e soprattutto tra gli adolescenti, le richieste di intervento correttivo alle orecchie (otoplastica) sono seconde solo a quelle per il rimodellamento del naso (rinoplastica).
Con l’età, infatti, l’imperfezione può diventare un problema psicologico. La correzione di un difetto, soprattutto se è molto evidente, serve a tenere sotto controllo disagio e insicurezza.
Orecchie ‘a sventola’: le cause
Le orecchie a sventola sono ereditarie e spesso si possono osservare in più casi all’interno della stessa famiglia. Prevenirle non è possibile perché è un difetto congenito che si forma già verso il sesto mese di gravidanza. Il padiglione auricolare è formato da cartilagine, un tessuto elastico e molto resistente che non si può deformare per una posizione errata durante il sonno o per l’uso di occhiali rendendo così inutile qualsiasi gesto precauzionale.
Le orecchie a sventola sono un inestetismo che può suscitare profondo imbarazzo per adulti o bambini, condizionandone la gestualità, nei soggetti più sensibili il difetto estetico può minare addirittura l’autostima, a causa di derisione da parte degli altri e con l’avvicinarsi dell’adolescenza, periodo di grandi cambiamenti sia fisici che comportamentali e di relazioni, può, come abbiamo anticipato, addirittura trasformarsi in un vero e proprio complesso.
Come risolvere il problema
I tentativi di correzione con metodi empirici, come ad esempio l’uso di nastro adesivo per mantenere l’orecchio nella giusta posizione, sono del tutto inutili. Le orecchie prominenti o ‘a sventola’ sono infatti dovute a una malformazione della cartilagine che costituisce lo scheletro portante dell’orecchio. Il trattamento più efficace fino a oggi è stato l’intervento chirurgico di otoplastica. Recentemente si è affermato un nuovo tipo di trattamento mininvasivo, detto Earfold, oggetto di trattazione nei prossimi paragrafi, che in alcuni casi può sostituire la classica otoplastica, intervento che rimane comunque valido e attuale, soprattutto nella sua versione più moderna, ossia con utilizzo del laser CO2, adatta a trattare molte tipologie di pazienti. Per stabilire quale trattamento sia più efficace, dato che il problema varia da paziente a paziente, è necessaria la visita preliminare presso lo specialista. Come per tutti i problemi di tipo estetico, infatti, il consulto dello specialista è fondamentale per discutere sia l’entità del difetto che le possibilità di correzione.
Valutazioni pre-operatorie
L’otoplastica, il rimedio, per così dire, più classico e tradizionale, è un intervento di chirurgia estetica volto al rimodellamento o alla ricostruzione dell’orecchio per la correzione di inestetismi senza coinvolgerne la funzionalità.
L’otoplastica si può eseguire a qualsiasi età, ma è preferibile rimandarla almeno dopo i 7-8 anni, quando il padiglione è già sufficientemente sviluppato.
L’otoplastica è un intervento chirurgico e in quanto tale prima della sua esecuzione si rende necessario sottoporsi ad un’accurata visita specialistica con il chirurgo che procederà a valutare sia la forma delle orecchie e il modo più appropriato di intervento, sia lo stato di salute generale del paziente che dovrà effettuare analisi cliniche e una visita con l’anestesista nel corso della quale verranno fatti accertamenti per evitare problemi di coagulazione e cicatrizzazione.
Intervento di otoplastica
L’intervento di otoplastica consiste nell’attuare un’incisione nella parte posteriore dell’orecchio nella zona più vicina al capo, asportare l’eccesso di cartilagine e cute e applicare dei punti di sutura sia interni che esterni. L’intervento viene effettuato in Day Hospital in anestesia locale con sedazione attraverso inalazione di farmaci ipnotici, in questo modo il paziente riesce a rilassarsi completamente e a tenere il dolore sotto controllo. L’anestesia locale e i farmaci ipnotici sono considerati più sicuri rispetto all’anestesia generale in quanto escludono eventuali effetti collaterali a carico di organi vitali. Viene poi applicato un bendaggio che mantiene la compressione e turbante da tenere per alcuni giorni. Nel decorso post-operatorio il paziente dovrà assumere i medicinali prescritti come gli antibiotici per almeno tre giorni ed analgesici per il controllo del dolore che scompare dopo i primi giorni.
Dopo una settimana alla visita di controllo viene effettuata una medicazione, il bendaggio si riduce e si suggerisce una benda elastica per la notte per almeno un mese.
Otoplastica laser CO2 senza cicatrici e sangue
L’intervento di otoplastica eseguito con laser CO2 ultrapulsato offre notevoli vantaggi ed è ancora più sicuro e meno traumatico. Il laser, infatti, consente incisioni più precise e sottili che non lasciano alcuna cicatrice, grazie alla capacità del laser di coagulare immediatamente i tessuti dove avviene l’incisione, si limitano anche le perdite di sangue riducendo in questo modo gonfiori ed ematomi, il decorso post-operatorio è più rapido e prevede solo l’utilizzo di una fascia elastica per circa quindici giorni. Inoltre, nessuno noterà i segni della chirurgia, perché tutte le incisioni, comunque meno invasive di quelle tradizionali, si trovano nella parete posteriore del padiglione auricolare. L’otoplastica laser viene praticata in anestesia locale, non richiede ricovero e non comporta rischi e/o complicanze. L’intervento ovviamente non influenza la funzionalità uditiva, ci può essere una lieve perdita di sensibilità a livello del padiglione auricolare che viene pienamente riacquistata dopo il primo mese. La convalescenza è di circa due settimane, ma già dopo i primi 3-5 giorni il paziente può riprendere le normali attività, mentre per l’attività sportiva intensa è necessario attendere almeno un mese per evitare eventuali traumi.
Difetti delle orecchie che si possono correggere con l’otoplastica
L’otoplastica non è utilizzata soltanto per correggere il difetto delle orecchie a sventola ma può intervenire in diverse circostanze sull’orecchio esterno per riparare ad eventi traumatici o a difetti genetici.
L’intervento va a correggere:
- le orecchie a sventola considerate tali quando l’angolo tra padiglione auricolare supera i 30 – 35 gradi
- lobi che necessitano di essere rimodellati perché non hanno una normale morfologia
- orecchie troppo piccole o troppo grandi che vanno rimodellate
- pieghe asimmetriche delle cartilagini del padiglione che hanno bisogno di essere corrette
- orecchie deformate a causa di traumi o per l’asportazione di un tumore, casi in cui è necessaria una ricostruzione.
La tecnica ‘Earfold’
L’Earfold, letteralmente ‘piega orecchio’, è una metodica mini invasiva, che prevede l’applicazione sotto pelle, tramite un’incisione di 5-6 millimetri, di una clip in nitinol, una lega “a memoria di forma”, composta da titanio e nichel placcata in oro che va a creare la piega dell’antielice, la cartilagine del padiglione auricolare superiore, nei casi essa sia assente o si presenti poco pronunciata.
L’otoplastica con l’utilizzo di Earfold permette al paziente di vedere il risultato dell’intervento prima che sia effettuato, perché durante la visita, insieme al medico viene decisa la posizione del micro-dispositivo ed è possibile provare il grado di correzione utilizzando delle clip. Tuttavia, nei casi in cui il difetto delle orecchie a sventola sia dovuto ad un’eccessiva profondità della conca dell’orecchio, questo tipo di intervento potrebbe non essere la soluzione migliore per rimediare all’inestetismo. Earfold può essere eseguito sia sugli adulti che sui bambini. Dopo l’applicazione il paziente può tornare a svolgere le normali attività molto rapidamente.
Otoplastica e costi
Sui costi di un intervento di otoplastica, che come tutti gli interventi chirurgici di tipo estetico va tarato e personalizzato sul paziente, incide ovviamente la tipologia del difetto dell’orecchio. L’intervento, infatti non può essere standardizzato, non può essere il medesimo per tutti i pazienti dato che le problematiche da risolvere possono essere varie e più o meno complesse. Ogni caso, dunque, va accuratamente esaminato e affrontato in modo esclusivo. Non è possibile, quindi, stabilire un preventivo dettagliato senza vedere il/la paziente di persona. A tal proposito, invitiamo a diffidare di consulenze fotografiche a distanza e relativi preventivi online. La visita specialistica, lo ribadiamo, è indispensabile per stabilire un piano operatorio corretto, personale e specifico.