Se siete degli appassionati della sigaretta e temete il cancro, la strada migliore è senza dubbio quella di smettere di fumare. Capita però che se il vizio è stato portato avanti per troppo tempo sia necessario cominciare a controllare che non ci siano sintomi di brutte malattie.

In tanti associano il fumo al cancro ai polmoni dimenticando l’altro organo che viene colpito maggiormente: la gola. Il tumore alla gola è una delle malattie più gravi che può venire al fumatore. 

Per prevenirlo è necessario, nel caso in cui si sia fumatori di lunga data, fare visite costanti dall’otorino: prima avviene la visita, maggiori sono le possibilità di salvarsi da questo aggressivo cancro che può colpire laringe o faringe. Il 10 per cento dei tumori maligni all’uomo colpiscono la cola, incidenza che scende al 4 per cento nelle donne.

Cos’è la laringe: La laringe è una valvola situata tra le vie aeree e digestive. Si tratta di un organo dell’apparato respiratorio lungo 12 centimetri, collegato verso l’alto con l’orofaringe, lateralmente con l’ipofaringe e in basso con la trachea. Rivestita da una mucosa che percorre la sua struttura cartilaginea, è chiusa dell’epiglottide. Si tratta di una piccola cartilagine che aiuta la deglutizione. 

Nella laringe sono presenti le corde vocali (ragion per cui spesso chi è colpito dal cancro alla gola cambia tonalità di voce). I tumori della laringe nascono in gran parte dalla mucosa: il più comune è il carcinoma alle cellule squamose.

Cos’è la faringe Si tratta di un canale cilindrico di circa 15 centimetri di lunghezza, posto tra la cavità nasale e l’esofago. Fa parte delle vie aereo digestive superiori: consente la progressione del cibo dalla bocca verso l’esofago attraverso la deglutizione ma anche il passaggio dell’aria dalla tranche ai polmoni. La faringe può essere interessata dai tumori nelle sue tre porzioni (nasofaringe, orofaringe e ipofaringe).

Le più comuni sedi di carcinoma a cellule squamose sono le corde vocali, l’epiglottide, il seno piriforme e l’area post cricoidea. Tra i fattori di rischio, oltre al fumo, c’è il consumo di alcol e anche le infiammazioni croniche alle mucose della gola.

I SINTOMI

In generale, mai sottovalutare un banale mal di gola. Perché potrebbe non essere così banale. Certo, la faringite in genere è dovuta a molti fattori (bassa resistenza immunitaria, esposizione ad agenti irritanti, sinusite cronica ed età pediatrica i più comuni) ma attenzione soprattutto alla correlazione con il fumo. Le sigarette, i sigari, le pipe contengono sostanze che irritano il rivestimento della gola esponendo a un maggiori rischio di laringite e faringite. Per questo è importante non fumare e nei limiti del possibile evitare anche l’esposizione al fumo passivo.

La faringite cronica è la malattia da tenere sotto controllo maggiormente perché, oltre ad essere spesso un problema secondario di altre malattie (patologie del naso, del rinofaringe, reflusso, patologie sistematiche) può trasformarsi in tumore. In particolare quella causata da fumo.

Il cancro alla gola è molto insidioso per via dei suoi sintomi non sempre specifici. Variano molto a seconda della massa tumorale e della zona che colpiscono. L’età può essere un primo indizio: il 95 per cento dei tumori alla faringe arriva dopo i 40 anni, quella alla laringe dopo i 55 anni.

Gli altri fattori di rischio: gli uomini sono maggiormente a rischio delle donne; fumare e masticare tabacco aumenta le probabilità di sviluppare il cancro; anche l’eccessivo consumo di alcol può essere un rischio. Il reflusso gastroesofageo può rendere più vulnerabili al tumore alla gola. Infine, una dieta povera di frutta e verdura aumenta la percentuale di rischio.

Bisogna considerare anche un altro fattore che spesso non viene collegato con il tumore alla gola: il sesso. Il 36 per cento dei tumori all’orofaringe in Italia colpisce a causa del Papilloma Virus. Ad essere particolarmente colpiti sono gli uomini che praticano sesso orale con più partner occasionali e senza protezioni: il Papilloma si annida nella cervice uterina e può colpire la bocca del partner abbassandone le difese immunitarie.

Va ricordato che esistono diversi ceppi di Papilloma umano e solo alcuni sono cancerogeni. Si tratta però di fattori di rischio importanti quanto alcol e fumo. Chi è colpito da Papilloma alla gola ha una probabilità di andare incontro al cancro, segno una ricerca inglese, 32 volte superiore rispetto a chi non l’ha contratto. Per fare un confronto: la possibilità dei fumatori è “solo” il triplo, quella degli alcolisti il doppio. Ad aiutare la prevenzione è anche la vaccinazione delle donne contro l’HPV.

Come capire se si è malati da cancro alla gola

L’autodiagnosi può tenere in conto di questi fattori:

  • Tosse
  • Cambiamenti della voce
  • Difficoltà di deglutizione
  • Otalgia
  • Piaghe e noduli che non guariscono
  • Mal di gola
  • Perdita di peso ingiustificata
  • Frequenti mal di testa

Il paziente può anche esaminarsi la gola per individuare eventuali neoformazioni. Gonfiore o bozzi alla gola potrebbero essere indicativi. E’ bene controllare regolarmente la cavità orale, tirando fuori la linea il più possibile per cercare eventuali irregolarità. Attenzione anche ai cambi di aspetto (colori e consistenza della pelle). Sangue e dolore alla gola possono essere ulteriori variabili da tenere d’occhio.

Ecco alcune sensazioni comuni a seconda dell’organo colpito:

  • Dolore irradiato all’orecchio per il tumore alla base della lingua.
  • Alterazioni della voce per il tumore alle corde vocali.
  • Difficoltà ad inspirare e sangue dal naso per il tumore alla nasofaringe.
  • Difficoltà e dolore alla deglutizione (disfagia o odinofagia) per il tumore all’orofaringe.
  • Disfagia associata ad alterazione alla voce, dispnea, nelle forme avanzate dolore all’orecchi per il tumore all’ipofaringe.
  • Abbassamento di voce persistente e immotivato con variazione del timbro vocale, dolore e difficoltà alla deglutizione, dolore persistente all’orecchio, nel deglutir oppure gonfiore al collo per il tumore alla laringe.

Come si vede i sintomi sono quelli piuttosto comuni a molte malattie della gola meno gravi di un cancro. Per essere sicuri è bene, specie se persistono, rivolgersi all’otorinolaringoiatra che può con certezza escludere complicanze anche prescrivendo ulteriori analisi. Nello sfortunato caso di un tumore, poi, la visita all’otorino può salvare la vita perché questo tipo di malattia va curato nelle sue fasi iniziali. In caso di una diagnosi tempestiva, si può arrivare anche al 90 per cento di possibilità di guarigione.

La visita e la cura

Il primo esame è quello della laringoscopia. Si tratta del classico esame che permette, con una procedura indolore e con macchinari all’avanguardia, di scoprire la presenza di sintomi agli organi della gola. La guarigione dipende molto dalla sede e dall’estensione del cancro, come in tutte le diagnosi tumorali.

In caso di esame con esito positivo il passo successivo è quello della biopsia (un campione di cellule viene rimosso ed analizzato). Il medico potrebbe prescrivere anche una TAC o una risonanza magnetica per capire quanto è diffusa la malattia. Nel caso tutti gli esami portino alla conclusione della presenza di un cancro saranno necessari altri accertamenti per stabilire se le cellule si sono diffuse in altre zone del corpo.

Quattro le principali terapie usate per combattere il cancro: radioterapia, chirurgia, chemioterapia e terapia farmacologica mirata. Nel primo stadio della malattia spesso l’unica cura necessaria è la radioterapia, un trattamento che si avvale di fasci ad alta energia per distruggere le fonti tumorali. La chemioterapia prevede l’uso di farmaci che uccidono le cellule tumorali. In alcuni casi viene eseguita in combinazione con la radioterapia. La terapia farmacologica mirata usa invece farmaci specifici e aiuta a rallentare la crescita delle cellule malate.

Tali tumori possono essere curati chirurgicamente con interventi che, nel caso di zone colpite circoscritte, consentano la conservazione della funzione vocale, deglutitoria e respiratoria. L’intervento può essere un raschiamento delle cellule tumorali. In particolare i piccoli tumori, se diagnosticati in tempo, possono essere rimossi con il laser co2 ultra pulsato, evitando la tracheotomia definitiva e la perdita della voce.

Nelle neoplasie più estese è invece necessaria l’asportazione di tutto l’organo. Per questo la diagnosi precoce è importante. E anche smettere di fumare.

A cura del Dottor Alessandro Valieri, specialista in otorinolaringoiatria